Redor Annick

Annick Redor è nata a Nantes nel 1952. Entra alle Belle Arti di Nantes nel 1976. È al 1978, in un villaggio del Gabon, che risale il suo primo lavoro sul volto. Se è vero che l’opera della Redor s’inebria di una estetica piena di fascino, la sua vocazione si rivela molto più profonda, scoprendo dei valori che non sono estranei a un approccio filosofico dell’esistenza. La sua figurazione è sottesa da una possente intelaiatura grafica montata su grandi voli espressionisti. È in grado, con una sola pennellata rapida ma calcolata, di tessere l’essenza del suo discorso pittorico. Il cromatismo fluido che s’innesta in seguito sulla forma è il contrappunto indispensabile che tiende in piedi la tela. È l’accessorio che completa la bella toilette. Usando una tecnica mista in cui si mescolano gioiosamente l’inchiostro di china, l’olio e l’acrilico. Annick Redor ama le coppie ritardatarie, i musicisti sfrenati, i personaggi che s’incrociano, si chinano per un istante gli uni sugli altri per sfogarsi meglio, in altre parole, i passanti della vita. Emerge dalla sua opera il fascino e l’eleganza di ciò che è legato alla fragilità. L’artista dipinge come lei respira e la sua arte carica di poesia e d’intimismo, molto personale, si afferma sempre più come un valore sicuro della pittura contemporanea.

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