Poeta, disegnatore, scultore, insegnante, amministratore, uomo di teatro, regista radiofonico e televisivo, Robert Vigneau è nato a Nizza il 26 agosto del 1933. Inizialmente scultore in legno, pubblica la sua prima raccolta poetica L’Ange et l’accordéon a 20 anni per lo storico editore parigino Seghers (1953). Poi, decide di riprendere l’insegnamento. Dalla fine degli anni Sessanta, conduce una vita vagabonda, ricoprendo dei posti culturali in Africa, a Ceylan dove dirige l’Alliance Française di Colombo, in India e in Giappone. Influenzato da Norge, Desnos e dall’Oulipo, Robert Vigneau è alla ricerca costante della parola giusta e dell’espressione concisa. La sua poesia, impregnata di fantasia e umorismo, privilegia il viaggio e gli oggetti della vita quotidiana (Articles sur catalogues, Prouvaires, 1979). Grande sperimentatore di linguaggi e generi letterari, rinnova il blasone in Planches d’anatomie (Adana Venci – Éditions Éoliennes, 2005) e il bestiario (Bestiaire à Marie, Nathan, 1985). Nel 1979 compare per Gallimard la sua raccolta Bucolique suivi de Élégiaque. A partire dagli anni Ottanta, Robert Vigneau si esprime più volentieri in prosa: dopo i suoi resoconti di un soggiorno a Ceylan, pubblica La Guerre des cinquante ans (À hélice, 1995), i cui disegni costituiscono il punto di partenza di cronache immaginarie. Alla carriera poetica, teatrale, radiofonica e televisiva, Robert Vigneau affianca quella di disegnatore. Per la casa editrice Adana Venci ha pubblicato quattro libri di disegni: Œufs (1978), Entrée des créatures (2001), Éros au potager (2014) e Mâture (2016). Espone periodicamente in Francia e in Giappone. La poesia “Jehan l’Advenu” di Norge, nota per essere stata cantata da Georges Brassens, è dedicata “a Robert e Marie-Hélène Vigneau” (Œuvres poétiques (1923-1973), di Norge, Seghers, 1978, p. 611). Tra le sue ultime raccolte poetiche ricordiamo Une vendange d’innocents (Maison de Poésie, 2009) e Ritournelles (La Timbale, 2016). Robert Vigneau è membro del consiglio della “Maison de poésie – Fondation Émile Blémont”, dal gennaio 2014.
Vigneau Robert
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